Buongiorno, vi scrivo xche come immagino molte famiglie, in questo momento, stiamo vivendo un periodo difficile. La mia famiglia è formata da me da mio marito e dai miei 3 figli, 2 ragazzi di 17 e 14 anni e una piccolina di 5. Reduci da 3 settimane di quarantena ( tra cui 2 settimane di forzata) mi sembra che la situazione da che sembrava abbastanza sostenibile. …Ora incomincia a essere un po’ troppo soffocante …Soprattutto x i due adolescenti …. ho ascoltato i vostri video sulla rabbia, sulla convivenza e sull’adolescenza che mi sono stati molto utili…Ma non so come aiutare i miei figli…Si ritrovano all’improvviso con il freno a mano tirato. …E l’unica cosa apparentemente concessa è il dover studiare con un sistema caotico a volte esagerato e poco stimolante…Da oggi ho ricominciato a lavorare e i miei figli rimangono a casa con il papà. ..E forse non avere più la situazione sotto controllo mi crea ansia e mi fa vedere le cose ancor peggio di quello che sono…Quello che ho capito dai video è che quello che stiamo vivendo e tutto nella norma….Già scritto. …ma comunque mi sembra tutto difficile da gestire…Anche perché gli equilibri non sono facili come potete immaginare…Non ho una domanda in particolare da fare…magari qualche altro consiglio su come gestire i due adolescenti che mi sembrano due orsetti chiusi in gabbia….Vi ringrazio.
Cara Anonima,
le sue parole e i suoi sentimenti in questo momento sono condivisi dalla maggior parte delle famiglie che hanno figli, piccoli o grandi che siano. Durante queste settimane stiamo vivendo emozioni differenti, emozioni che stanno dando valore e significato a questa quarantena: le nostre case sono ricche di un’alternanza di sentimenti e vissuti legati allo stupore, all’ incredulità e alla preoccupazione, ma c’è anche a volte angoscia, paura e rassegnazione. Negli ultimi giorni, seppur in un clima di apparente adattamento e adeguamento alle restrizioni e all’isolamento, stiamo osservando un incremento di vissuti legati alla frustrazione e ad un senso di impotenza e, come ha scritto anche lei, questa situazione sembra essere sempre più difficile da gestire, anche perchè al momento non riusciamo ad avere un’idea reale su quando tutto questo finirà. Sicuramente il suo essere rientrata al lavoro le ha creato un aumento di tensione e ansia legata alla perdita di controllo, ma uno stato di elevata ansia o stress può compromettere la lucidità nel prendere decisioni e nell’organizzazione e ridurre il suo benessere psicofisico.
Inoltre, in questo momento attuale, come gli adulti, anche i ragazzi stessi iniziano ad essere stanchi e rassegnati: proprio da qui probabilmente nasce la sua immagine dei due orsetti chiusi in gabbia, che rende molto bene l’idea dell’essere rinchiusi, imprigionati e del senso di impotenza. A questo punto, tenendo in considerazione i suoi vissuti da mamma e donna, ma anche i bisogni dei ragazzi, potrebbe essere utile coinvolgere i suoi figli puntando sul loro senso di responsabilità, dandogli dei compiti in casa adatti alle loro capacità e alle loro risorse: tutto ciò è importante farlo parlando e condividendo con loro i loro bisogni e i loro desideri, aiutandoli a tollerare il grande senso di frustrazione. Anche loro stanno imparando a dare un senso a questa esperienza unica.
Sarebbe, inoltre, molto utile parlare con loro, ascoltarli e stimolarli cercando di partire dai loro talenti e dalla loro creatività: questo li aiuterà a sentirsi liberi e non in gabbia. Quindi stimolarli a fare dei corsi online, imparare cose nuove o scoprire nuove passioni. La creatività è sinonimo di libertà, è il ponte fondamentale tra noi e l’universo e quindi dare sempre alimento a questo potrebbe essere d’aiuto per tutti.
Per qualsiasi cosa, rimaniamo a disposizione per un ulteriore confronto!
Un caro saluto!